Etichetta Narrante Slow Food

Indaco è partner della Fondazione Slow Food nell’ambito del progetto di Etichetta Narrante, iniziativa rivolta a promuovere un’informazione completa ed esaustiva sui prodotti agroalimentari di eccellenza.

/ Indaco started a partnership with the Slow Food Foundation within the Narrative Label Project aimed at promoting a deeper and exhaustive information on high-quality food products.

 

Il team di Indaco ha misurato gli impatti ambientali generati dalle produzioni di un hamburger di Razza Maremmana, di un prosciutto di Mora Romagnola e di una forma di “Vastedda” della Valle del Belice, utilizzando una serie di indicatori di sostenibilità. In questo modo, è stato possibile studiare l’insieme di tutti i processi che partecipano alla produzione e costituiscono il ciclo di vita del prodotto, ovvero l’intera filiera, dalla produzione dei mangimi, alle pratiche di svezzamento e allevamento, fino al prodotto finito. / The team Indaco has measured the environmental impacts generated by the production of a hamburger made with Razza Maremmana meat, a ham from Mora Romagnola and cheese, “Vastedda” from the Valle del Belice, utilizing a set of Sustainability Indicators. This has made it possible to study all the processes that contribute to the product’s production and lifecycle, namely the entire production chain, from the production of cattle feed, to weaning and breeding processes, up to the final product.

 

L’indicatore di sostenibilità preso in esame è l’Impronta di Carbonio, ovvero la stima delle emissioni di gas a effetto serra in atmosfera, calcolate in unità di CO2 equivalente per unità di prodotto. Questo valore indica il livello di sostenibilità di una produzione rispetto a problematiche ambientali di scala globale come l’effetto serra e i cambiamenti climatici. Attraverso questa informazione Indaco ha tracciato un profilo ambientale dei prodotti dei presidi Slow Food, valorizzandone i tratti virtuosi, che sono emersi chiaramente, e individuando soluzioni per caratterizzare ulteriormente i prodotti in un’ottica di sostenibilità ambientale. /The sustainability indicator used is the Carbon Footprint, which is the estimate of greenhouse gas emissions, calculated in units of CO2-equivalent (kg CO2-eq) per unit of product. This value reveals the level of sustainability of a production chain process with respect to global-scale environmental problems, such as the greenhouse effect and climate change. Based on this information, Indaco has created an environmental analysis of Slow Food Presidia products, highlighting the virtuous aspects that have clearly emerged, and finding solutions that may further increase their performance from an environmental perspective.

 

Con il contributo di Indaco, l’etichetta narrante Slow Food si arricchisce di un racconto ambientale /Based on the work of Indaco, the Slow Food Narrative Label has been enriched with an environmental story.

 

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Risultati /Results

 

Il risultato è stato eclatante: le emissioni generate dagli allevamenti dei tre Presìdi sono in generale più basse rispetto ad allevamenti convenzionali e, in particolare, gli impatti generati dai mangimi e dalla gestione dell’azienda (escludendo la componente biogenica) sono molto contenuti. La voce che incide principalmente (57%-87%) sul valore complessivo della Carbon Footprint nel caso dei Presidi è relativa alle emissioni biogeniche (ovvero tutte le emissioni legate alle fermentazioni enteriche e alla gestione delle deiezioni) che dipendono da un tempo medio di vita degli animali più lungo rispetto ad allevamenti convenzionali.

 

Nel caso di un hamburger di Razza Maremmana ad esempio, la Carbon Footprint complessiva (includendo le emissioni biogeniche) è 3.2 kg CO2-eq, contro 4.6 CO2-eq di un hamburger da allevamento convenzionale. Tuttavia, le emissioni dovute alle pratiche di allevamento condotte in azienda (principalmente energia e mangimi, escludendo le emissioni biogeniche) sono molto basse (0.4 kg CO2-eq contro 1.9 kg CO2-eq di un allevamento convenzionale). In altre parole, consumando un Marburger si risparmiano 1.4 kg CO2-eq, ovvero fino ad un 30% di emissioni evitate.

 

Considerando un prosciutto stagionato di 10 kg di Mora Romagnola, gli impatti generati (escludendo le emissioni biogeniche) sono più bassi rispetto ad una comune produzione intensiva (35.3 kg contro 40.3 kg CO2-eq rispettivamente). Considerando invece anche le emissioni biogeniche, un prosciutto di Mora Romagnola ha una Carbon Footprint di 82.3 kg CO2-eq contro 89.5 kg CO2-eq di un prosciutto derivante da un allevamento convenzionale. Le emissioni evitate in questo caso sono pari a 7.2 kg CO2-eq.

 

Gli impatti (escludendo le emissioni biogeniche) per la produzione di una forma da 500g di Vastedda della Valle del Belìce sono molto bassi (0.34 contro 1.06 kg CO2-eq di un formaggio prodotto da pecore allevate in modo intensivo). Includendo le emissioni biogeniche, la Carbon Footprint di una Vastedda è di 2.13 kg CO2-eq (contro 5.32 kg CO2-eq di un formaggio prodotto da pecore allevate in modo intensivo). Consumando una forma da 500g di Vastedda, rispetto ad un formaggio di pecora generico, si risparmiano 3.2 kg CO2-eq, che equivalgono ad un 60% in meno.

 

/ Results were clear enough: the GHG emissions provided by the breading farms of the Presidia are lower than the other conventional productions and, in particular, impacts due to the production of feed and the farm management are very low. Biogenic emissions (enteric fermentation and manure management) has the highest percentage (57%-87%) in the Presidia, in terms of Carbon Footprint, due to a longer lifetime of the animals with respect to conventional breading farms.

 

The Carbon Footprint of an hamburger (200g) of Maremmana meat, including biogenic emissions, is 3.2 kg CO2-eq vs 4.6 CO2-eq of conventional productions. Nevertheless, emissions due to energy use and feed production are very low (0.4 kg CO2-eq vs 1.9 kg CO2-eq of conventional feedstock). In other words, eating a Marburger we can save 1.4 kg CO2-eq, that is 30% of avoided emission.

 

Moreover, the emission for the production of a 10kg ham of Mora Romagnola is 35.3 kg vs. 40.3 kg CO2-eq of conventional productions (not including biogenic emissions). With biogenic emission, these values are 82.3 kg CO2-eq vs. 89.5 kg CO2-eq. Avoided emissions are 7.2 kg CO2-eq each ham.

 

Impacts provided for the production of 500g of Vastedda della Valle del Belìce are very low ((0.34 vs. 1.06 kg CO2-eq of cheese from intensive sheep breading). Including biogenic emission, these values are 2.13 kg CO2-eq vs. 5.32 kg CO2-eq. Eating a 500g shape of Vastedda we save 3.2 kg CO2-eq that is the 60% less than other conventional productions.

 

The Slow Food Narrative Label has been enriched with an environmental story.

 

The Slow Food Foundation started a partnership with Indaco within the Narrative Label project in order to deliver more exhaustive information on high quality agricultural and breading products also considering their environmental issues.We discuss this initiative at “Terra Madre” with Raffaella Ponzio, Baldo Cucchiara, Michele Galatola e Luca Mercalli.

 

What are environmental impacts of the production chain in Presidia? Which best practices can be implemented for achieving a more sustainable production? How to highlight and communicate the best practices conducted by farmers of autochthonous species in relation to local landscape and natural resources?

 

 

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Il progetto di valorizzazione ambientale dei presidi, in partnership con Fondazione Slow Food, esposto nello stand “l’Arca del Gusto”

 

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